lunedì 17 marzo 2014

LA DIVINA COMMEDIA DIVENTA UN MANGA GIAPPONESE


La Divina Commedia rinnova il suo "look" e cambia la sua veste grafica in nome della semplicità

Go Nagai, alla sue spalle un bozzetto di Dante manga

L’ennesima genialata proveniente dal Giappone stavolta non riguarda la tecnologia ma uno dei capolavori della letteratura italiana del Trecento, la Divina Commedia diventa un manga giapponese. Si proprio così, avete capito bene!













Sfide da tutto il mondo per la Commedia

L’autore, Kiyoshi Nagai noto come Gō Nagai, fumettista e scrittore giapponese, è considerato uno dei più importanti mangaka di sempre.
Dalla pubblicazione della Comedìa sono passati circa settecento anni senza aver  mai smesso di stimolare la fantasia di innumerevoli intellettuali, dai pittori e incisori prima a disegnatori poi, che si sono confrontati con l’immaginazione dello scrittore fiorentino. Una sorta di sfida verso il racconto dantesco proveniente da tutte le parti del mondo.

Un'ispirazione di stampo Doreiano

Caronte, a sinistra nell'illustrazione di Doré, a destra in quella di Nagai
Nel suo Dante Shinkyoku, pubblicato nel 1994, l’autore ci accompagna, attraverso le tre Cantiche, per tutto il viaggio spirituale di Dante, proponendoci una nuova chiave di lettura, un nuovo stile, un nuovo legame con la contemporaneità. Ad ispirare Gō Nagai fu probabilmente una litografia della Divina Commedia illustrata da Gustave Doré.



Lo stile della narrazione è semplice e veloce, accessibile ad un qualsiasi pubblico di lettori.
Rimarrebbe comunque qualcosa di incompreso come l’importanza degli avvenimenti storici, le numerose sfaccettature dell'animo umano e le infinite possibilità dell'agire presenti nell’opera, già difficili per un italiano medio.

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