martedì 25 marzo 2014

DANTE: IL POETA FIORENTINO IN SCANDINAVIA

Anche i lettori e gli intellettuali della Norvegia, Svezia e Finlandia conoscono e apprezzano Dante Alighieri.Tra traduzioni, poesie e film, la presenza di Dante è viva anche tra i fiordi scandinavi.


I fiordi norvegesi
A causa della scarsa diffusione di fonti storiche che trattavano i popoli della Scandinavia nel 1300, Dante Alighieri aveva una conoscenza alquanto limitata e confusa delle lontane terre del Nord, tant'è che in un verso dell'Epistola V identifica i Longobardi con i Scandinavi.

Oggi, invece, la conoscenza e le notizie viaggiano rapidamente. Dante Alighieri, scrittore universale apprezzato in ogni angolo della terra, è fonte di ispirazione anche per i letterati del Nord Europa. Nonostante l'approdo di Dante e delle sue opere in Scandinavia sia parecchio tardivo rispetto alle altre zone centrali d'Europa, è possibile registrare una viva presenza del poeta fiorentino nella cultura moderna e contemporanea della Scandinavia.

La promozione della letteratura straniera in Finlandia

I finlandesi hanno potuto leggere le opere di Dante solo nel Ventesimo secolo. È del 1912, infatti, la prima traduzione della Divina Commedia in finlandese, eseguita da Eino Leino, il più grande poeta lirico di lingua finnica. In seguito, è stata pubblicata la traduzione della Vita Nova nel 1920 di Tyyni Tuulio e una seconda versione della Divina Commedia a opera della poetessa Elina Vaara nel 1963, in occasione della celebrazione del settimo centenario della nascita di Dante.

Dopo l'ingresso della Finlandia nell'Unione Europea nel 1995, si è visto un notevole aumento della lettura di libri stranieri, compresi quelli italiani. Ciò è stato possibile grazie a contributi e progetti di traduzione finanziati dall'UE, fondi che si sono aggiunti alle già presenti quote che la virtuosa Finlandia dedica alla promozione della letteratura.

La Beatrice svedese

Per quanto riguarda la conoscenza di Dante Alighieri tra gli intellettuali svedesi, il sommo poeta fiorentino fa il suo ingresso in Svezia a cavallo tra il 1700 e il 1800. Dopo aver compiuto un viaggio in Italia nel 1818, durante il quale lesse la Divina Commedia, il poeta romantico Daniel Amadeus Atterbom si ispira alla figura di Beatrice per creare il personaggio di Svanvit, la protagonista della sua opera poetica Lycksalighetens ö - L'isola della beatitudine.

Beatrice, opera di Marie Spartali Stillman, 1895
Da quel momento, Dante e la Divina Commedia diventano alquanto popolari in Svezia e altri scrittori si interessano al loro studio. Il poeta e critico letterario Carl Vilhelm Böttiger dedica diversi saggi a Dante; lo scrittore Oscar Levertin intitola una poesia Beatrice, dedicata alla moglie scomparsa; e il drammaturgo August Strindberg ammira Dante a tal punto che, nel 1896, contribuisce, assieme ad altri dantisti, all'introduzione nella lingua svedese della parola italiana inferno con l'accezione di una situazione o uno stato d'animo particolarmente difficile.

A seguito del Romanticismo scandinavo, anche in Norvegia si incomincia ad apprezzare Dante. I primi studi danteschi mostrano una preferenza più per i fatti storici e biografici che per la filosofia, l'allegoria e il misticismo di Dante. Bisogna attendere il Novecento per vedere uno studio più approfondito del mondo dantesco che prenda in considerazione, ad esempio, il problema del male, l'amore, il paganesimo e la fede cristiana.

La Divina Commedia diventa un film

Arrivando a tempi ancora più recenti, la passione per Dante continua a essere viva non solo nella letteratura, ma anche nella settima arte: il cinema. È del 1985 il film Rosso del regista finlandese Mika Kaurismäki che si rivela un adattamento cinematografico in chiave moderna e giallista della Divina Commedia. Il protagonista è un killer siciliano che vaga per i territori scandinavi alla ricerca della sua amata, non senza incontrare svariati ostacoli e sfide da superare durante il tragitto.

Anche il regista polacco Lech Majewski, noto per il film I colori della passione (2011), trae ispirazione dalla Divina Commedia per il suo nuovo lungometraggio Onirica - Field of Dogs, co-prodotto da Polonia, Italia e Svezia, la cui uscita è prevista per il 17 aprile 2014.

Il protagonista di Onirica, ossessionato dalla Divina Commedia, vive una vita parallela durante il sonno. I suoi sogni, popolati da dannati e allegorie dantesche, sono la cornice di una storia d'amore contemporanea, tanto visionaria quanto sorprendente.

La conferma che i lettori norvegesi contemporanei apprezzano l'opera di Dante arriva anche dalla Norwegian Book Club, il club norvegese del libro, che nel 2012 ha inserito la Divina Commedia nella top 100 dei libri più belli di sempre.



Nessun commento:

Posta un commento